La ricerca di questa tesi nasce dalla volontà di conoscere ed analizzare le metodologie progettuali che il grafico adopera in progetti di comunicazione visiva negli spazi pubblici, il ruolo che assume nel processo comunicativo e ragionare sull’obsolescenza che sta subendo questa figura per come la si intende oggi in Italia. Una riflessione sul mestiere di grafico, sulla sua formazione, sulle sue trasformazioni e le sue prospettive.
Soffermandomi su questi temi ho elaborato alcune considerazioni che non vogliono essere un giudizio definitivo su un argomento così ampio e complesso, piuttosto uno spunto per ricercare ed analizzare cause ed effetti della situazione attuale del progettista grafico.
La progettazione grafica attuale non richiede più le competenze specifiche del passato.
La figura del grafico come produttore di singoli artefatti visivi ha fatto il suo tempo, i servizi richiesti sono sempre più complessi e richiedono, sia con l’avanzamento delle tecnologie che con l’evoluzione intellettuale della società, delle competenze che vanno oltre quelle del grafico. La progettazione grafica attuale è caratterizzata da: diminuzione delle commesse, abbassamento dei compensi e delle retribuzioni, riduzione dei tempi di progettazione e di fruizione, aumento delle tipologie di servizi richiesti, peggioramento complessivo della qualità. La crisi che investe il mestiere di grafico è strettamente riconducibile alla crisi del contemporaneo, ma ci chiediamo se sia una crisi puramente economica o anche d’identità professionale. Il digitale e la rete hanno cambiato radicalmente i modi di produzione e di fruizione della grafica, l’ambiente dell’uomo è caratterizzato dall’eccessiva produzione di immagini (icone, segnali, messaggi) e si introduce il concetto di ecologia della visione. Nascono nuove proposte di supporti, materiali e tecniche da adottare in fase di produzione legate ai temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. La vivibilità degli spazi pubblici cambia e con sé la lettura delle immagini nello spazio. Le informazioni assumono un ruolo indispensabile e decisivo in funzione all’accessibilità di luoghi e servizi. Prenderemo in esempio la progettazione negli spazi pubblici, poiché includono tutte le componenti utili alla nostra analisi. Il grafico dovrà contribuire a trasformare ambienti visivamente inquinati in ambienti visivamente organizzati, a migliorarli, renderli leggibili e idonei alle necessità e ai bisogni degli individui. La “grafica utile” supera il concetto di “pubblica utilità della grafica”. Al fine di ottimizzare ambienti e sistemi visivi complessi si propone una nuova formazione, che preveda un metodo interdisciplinare e la ri-organizzazione dei processi progettuali della comunicazione visiva.
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